Da sempre la candela ha rappresentato per l’uomo un oggetto dal forte valore simbolico. Viene utilizzata sin dall’antichità e, oltre alla sua indiscussa capacità di far luce, simboleggia in senso metaforico la fiamma che allontana le tenebre e le oscurità del male e indica il trionfo del bene sul male, della luce sul buio appunto.
Il semplice gesto che si fa quando si spengono le candeline sulla torta esprime le speranze e i desideri che l’uomo ha nell’affrontare il nuovo anno, quasi fosse una raccomandazione a Dio.
Essa funge appunto da ponte tra l’uomo e il divino, tra la materia e lo spirito. Ecco perché viene utilizzata per le preghiere e, in passato, per le invocazioni alle divinità. Accendere una candela è rivolgersi a Dio per la realizzazione di un desiderio, è innalzare una preghiera.
La cera poi, ha un grande valore energetico e soprattutto quelle naturali, con l’aggiunta di oli essenziali, sono potenti catalizzatori di energie. Esiste una grande varietà di candele liturgiche utilizzate nei riti religiosi della cristianità e se ne possono trovare diverse per materiali, per forma e per colore.
In ambito liturgico gli usi delle candele sono davvero molti e la scelta dipenderà dal tipo di funzioni che esse sono tenute a svolgere. Per le funzioni eucaristiche ad esempio, sono tipiche le lampade in cera o in contenitore di plastica rosso; le candele e i ceri votivi invece, sono in genere bianchi, di varie dimensioni e modelli e ci accompagnano quando si fa un voto o una promessa, così come le candele per altare, che con la loro luce inconfondibile illuminano il sacrato della chiesa durante i riti cristiani.
Ed infine, i ceri pasquali e le candele per i sacramenti e le ricorrenze: come ricordo del battesimo, della comunione o della cresima, ad esempio. Che si tratti di un battesimo, di una comunione o di un matrimonio, dunque, che si voglia allestire il sacrato di una chiesa con l’esposizione di ceri e candele o che si tratti semplicemente dell’offerta che il cristiano fa a Dio per accompagnare la propria preghiera, da sempre la luce di una candela racchiude in sé un significato profondo e nobile per l’uomo.
In ogni rito e in ogni funzione religiosa spesso compare una candela liturgica che con il bagliore della sua fiamma simboleggia la luce di Dio e il ricordo che tutto ha inizio da lui.
Lo stesso Papa Francesco celebra la veglia di Pasqua portando all’altare in processione il cero pasquale acceso in una basilica di San Pietro illuminata solamente dalle fiammelle delle candele dei fedeli, a simboleggiare appunto la luce della Resurrezione di Gesù che squarcia il buio (del Venerdì Santo).
È bene sapere però che è molto importante scegliere con cura le candele che ci accompagneranno durante un rito liturgico, poiché il materiale con cui un cero è fatto può essere altamente nocivo. Prima di acquistare un prodotto dunque, bisogna assicurarsi che sia qualitativamente adatto dal punto di vista della durata e dell’odore, ma che sia soprattutto sicuro e realizzato con materiali naturali, come la cera d’api e lo stoppino in puro cotone senza piombo aggiunto.
E adesso, “fiat lux”!